Assegnazione del numero protocollo sulle fatture passive

Confermando l’inserimento di una fattura passiva viene assegnato un numero di protocollo ricavato dalla tabella progressivi gestionali. Il numero di serie delle numerazione equivalgono al numero di sezionali da stampare sul Registro IVA. La serie da utilizzare viene ricavata dalla tabella “Tipo Fattura” oppure da quanto definito nelle impostazioni (sono previsti sezionali speciali per gli acquisti intra/extracomunitari e per il Reverse Charge).

La gestione di questi progressivi è fatta in modo che l’utente non debba quasi mai intervenire infatti oltre alla normale assegnazione del progressivo successivo a quello contenuto in tabella, nel caso si esegua la prima registrazione dell’anno provvede ad assegnare il numero 1 e a predisporsi per il nuovo anno. Per contro se successivamente occorre inserire un nuovo documento di competenza dell’anno precedente, il numero del protocollo deve essere assegnato a mano.

In caso di eliminazione dell’ultimo documento inserito il progressivo indicato in tabella verrà riportato automaticamente al numero precedente. Se invece si elimina un documento con numero intermedio la tabella progressivi non viene modificata e sarà l’operatore a dover gestire il “buco” di numerazione che si viene a creare inserendo un nuovo documento con numero assegnato o scalando tutti i successivi. Dalla versione 5.2 il ripristino del numero precedente sarà estesa a tutti i sezionali mentre nelle versioni precedenti era prevista solo per il sezionale principale (riga FF della tabella) costringendo l’operatore al ripristino manuale sulla tabella “Progressivi Gestionali”, pena una segnalazione di incongruenza al successivo inserimento di una fattura passiva relativa allo stesso sezionale.

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Valorizzazione degli articoli con Gea.Net

Oggi affrontiamo un argomento fondamentale per chi utilizza il modulo di produzione di Gea.Net Pro : la valorizzazione degli articoli.

Spesso ci si trova ad utilizzare articoli che hanno particolari caratteristiche produttive o che hanno un ciclo di vita differente pur trattandosi dello stesso articolo. Ci possiamo trovare a dover gestire articoli che possono essere acquistati o prodotti a seconda delle diverse disponibilità operative, possono essere lavorati internamente o esternamente, possono avere un valore che dipende prettamente dalla materia prima che può subire notevoli sbalzi sulle quotazioni. Come possiamo gestire tutto questo ?

Lo scopo di questo breve articolo è di focalizzarsi sul solo valore corrente tralasciando modalità di valorizzazione più complesse come possono essere Costo Medio, LIFO, FIFO per il cui calcolo occorre esaminare i singoli movimenti di magazzino.

Nel caso di gestione mista (ad esempio se uno stesso articolo può essere acquistato o prodotto) occorre determinarne un valore e trattandosi di oggetti con le stesse caratteristiche, il suo valore deve essere il medesimo  indipendentemente che sia stato acquistato o prodotto. Ovvero a differenza di Costo Medio,LIFO,FIFO dobbiamo tralasciarne la storia. Se questo sotto molti aspetti è una notevole semplificazione, ci impone di dovere determinare delle regole di valorizzazioni comuni.

Quindi dobbiamo prendere in esame solo il contenuto della scheda dell’articolo. Vediamo per priorità come viene calcolato il valore dell’articolo in base ai dati in essa contenuti. Il calcolo avviene utilizzando nell’ordine le metodologie seguenti. Se la prima non riesce a calcolare un valore si passa alla seconda e così via e se nessuna di queste determina un risultato il valore associato sarà Zero. 

  1. Il prezzo di acquisto dal fornitore preferenziale dove questo non è necessariamente quello che applicherà il prezzo migliore ma quello da cui ci si fornisce più frequentemente. Il prezzo indicato sulla scheda è sempre il prezzo attuale.
  2. Il valore di un articolo potrebbe essere la somma del valore dei suoi componenti in distinta base. Qui dove devono essere indicati tutti i componenti materiali ma possono essere riportati per comodità anche componenti immateriali come la manodopera. Se alla distinta base è associata una serie di lavorazioni il valore sarà la somma dei componenti più le lavorazioni (punto 3).
  3. L’articolo potrebbe non essere ne acquistato ne assemblato ma prodotto partendo dalla trasformazione di un articolo o da una materia prima oltre che alla lavorazione necessaria ad assemblare più componenti per trasformarli in un prodotto finito. Il valore è la somma del materiale e delle lavorazioni.
  4. Nel caso delle materie prime la valorizzazione può essere agganciata ad un valore di mercato o Quotazione Materie Prime la cui definizione è possibile nella Gestione Listini. Il calcolo del valore viene determinato in base al costo attuale della materia prima moltiplicato per il peso sommato al Valore delle lavorazioni.

Per velocizzare il calcolo nelle impostazioni di Gea.Net è possibile definire un numero di giorni per il quale il valore calcolato risulta valido. Si consiglia di NON impostare questo valore a ZERO per evitare di eseguire ripetutamente il calcolo dei componenti. E’ sufficiente impostare questo valore a 1 per evitare di eseguire più volte il calcolo nello stesso processo anche se il valore più corretto dovrebbe essere determinato in base alla operatività aziendale. Per la maggior parte degli utenti 30 giorni potrebbe essere adeguato.