Da qualche giorno è disponibile una nuova versione di Gea.Net (6.0b) che integra le direttive relative alla fatturazione elettronica versione 1.6.1.
Le nuove specifiche saranno adottate già dal 1 Ottobre 2020 e per un periodo di transizione di 3 mesi (1 Ottobre – 31 Dicembre 2020) saranno accettati anche i vecchi formati di fattura elettronica.
A partire dal 1 Gennaio 2021 l’Agenzia delle Entrate rifiuterà i flussi di versioni precedenti, pertanto l’aggiornamento di Gea.Net deve necessariamente essere fatto entro fine anno 2020.
Le modifiche che si sono rese necessarie per l’adeguamento della creazione del file XML sono incluse nel software e non richiedono altro intervento dell’utente se non quello di eseguire l’aggiornamento.
Tuttavia le nuove direttive dispongono l’integrazione/sostituzione di nuovi codici nelle tabelle di transcodifica il cui contenuto è presente sul database dell’utente.
Per completezza rimando al documento ufficiale che trovate qui
In esso sono riportati anche le nuove tabelle (pag. 192-193). Gli utenti dovranno verificare e nel caso aggiornare il proprio database come indicato di seguito :
Tabella Regime Fiscale : Identifica il regime del CedentePrestatore e deve essere inserito nella funzione “Configurazione”, “Dati Anagrafici” presente nella HomePage di Gea.Net Pro
Tabella TipoCassa : Se il CedentePrestatore è un professionista identifica la Cassa Previdenziale di appartenza e deve essere inserito nella funzione “Configurazione”, “Impostazioni” (Tab Documenti) presente nella HomePage di Gea.Net Pro
Tabella ModalitaPagamento : Indica il tipo di pagamento e deve essere associato al codice Gea.Net nella funzione Archivi->Tabelle->Pagamenti
Tabella TipoDocumento : Indica il tipo di documento emesso e deve essere associato al codice Gea.Net nella funzione Archivi->Tabelle->Tipi Fatture
Tabella Natura : Indica la natura dell’esenzione e deve essere associato al codice Gea.Net nella funzione Archivi->Tabelle->Esenzioni
E’ bene aggiornare i codici alle nuove specifiche tempestivamente ma non prima del 1 ottobre per evitare scarti dei flussi.
Trattandosi di un aggiornamento non procrastinabile si invita gli utenti a non aspettare gli ultimi giorni utili, ricordando a chi ancora usa la versione 5.3 che sarà necessario anche eseguire l’aggiornamento del database.