Invio fatture passive a SDI

Dal 1 Gennaio 2022 sarà abolito l’esterometro ma l’obbligo di comunicazione delle fatture estere ricevute non viene meno e deve essere eseguito secondo le regole della fatturazione elettronica. Per brevità espositiva di seguito chiameremo le fatture passive da inviare a SDI col nome improprio di “autofattura” (anche se sarebbe più corretto chiamarle “Integrazione/Autofattura”) per rimarcare che non devono essere riportate fatture ricevute già in formato elettronico o acquisti con bollette doganali, ma anche per ricordare che esse devono essere registrate nel modulo Vendite. Salvo rare eccezioni quindi, le fatture passive che devono essere inviate a SDI si possono identificare con quelle che comunemente richiederebbero la registrazione di una autofattura. L’Agenzia delle Entrate identifica queste integrazioni/autofatture con codici Tipo Documento che vanno da TD17 a TD21.

Prima di proseguire nella lettura si segnala che probabilmente è più rapido inserire direttamente la autofattura in Fatture e Corrispettivi o altro software rilasciato dall’intermediario. Ma se si decide di creare ed importare un file xml creato con Gea.Net si tratta di una operazione manuale e non standardizzata quindi bisogna controllare attentamente il contenuto prima di inviare i dati.

Importante: La procedura per la generazione del file xml delle fatture passive descritta di seguito è disponibile solo dalla versione 6.0h

Ricordo che la Prima Nota di Gea.Net non necessita di una registrazione supplementare per le autofatture ma è sufficiente indicare la Regione di Appartenenza come IntraUe o ExtraUe sulla scheda anagrafica del fornitore e l’ERP si farà carico di eseguire tutte le scritture necessarie. Quindi registrare una autofattura in Gea.Net serve solo per creare il file xml per poi inviarlo al Sistema Di Interscambio, cioè è una procedura inutile ai fini contabili. Per questo motivo si ritiene sia più rapido inserire direttamente le fatture passive in Fatture e Corrispettivi o altro software dedicato alla comunicazione, tuttavia diversi utenti hanno richiesto di potere generare il file xml da Gea.Net quindi vediamo come procedere.

Solo per la versione 6.0h e successive, si dovrà creare (se non già presente) una scheda anagrafica con i dati della azienda utente, in pratica registreremo la nostra azienda come fosse un normale cliente. Le uniche accortezza saranno quelle di inserire correttamente i dati anagrafici e soprattutto la partita IVA come indicato in Dati Anagrafici e inserire il Pagamento = “PAGATO”. Questa incombenza sparirà nella versione 6.0i attualmente in lavorazione e disponibile entro fine anno. Infatti dalle versioni successive, come Destinatario Fattura potrà essere inserito il codice “MAGAZ” o qualsiasi altro codice che sarà comunque ignorato al fine della creazione del file xml in quanto i dati fiscali saranno prelevati dalla scheda Dati Anagrafici. Contemporaneamente, proprio perchè inutile, spariranno anche i controlli di congruenza del Destinatario Fattura oltre ai controlli sul numero e data documento.

Per procedere occorre anche generare nella tabella Tipi Fatture una registrazione particolare (se non già presente) con l’opzione Movimenta Contabilità disabilitata e che abbia Cod.Tipo = “TD17” (o quello che deve essere indicato). Per evitare problemi con la tabella Progressivi Gestionali e falsi messaggi di avviso di doppia numerazione sarebbe bene anche utilizzare una Serie non usata per altri tipi fatture.

Da Archivi -> Tabelle -> Tipo Fatture

Selezionare un tipo fattura o inserirlo con il pulsante Nuovo

A questo punto potremo registrare una fattura nel Ciclo Attivo inserendo:

  • nella ListBox Tipo Documento scegliamo la voce appena inserita
  • il Numero e Data documento
  • nel Destinatario Fattura la nostra anagrafica come se la fattura fosse indirizzata a noi stessi (nelle prossime versioni potremmo inserire “MAGAZ”) in questa cella.
  • il codice del fornitore nella cella Magazzino Provenienza Merce (tab Dati Spedizione)
  • nella ListBox Pagamento (tab Dati Fatturazione) selezionare la modalità
  • le righe della fattura

Dalla versione 6.0i sulla barra comandi della window di gestione Fatture Passive è presente una funzione che produce automaticamente l’autofattura ricavando le informazioni direttamente dalla fattura fornitore. Quindi se si possiede questa versione o una successiva, l’inserimento manuale non è necessario. Si fa notare che la generazione automatica assegna alla autofattura lo stesso numero e data della fattura passiva. Per ragioni pratiche questa corrispondenza è da preferire ma l’utente può decidere di modificare questi dati.

A questo punto possiamo generare e inviare a SDI il file xml. Dopo la conferma di accettazione da parte di SDI, la registrazione della fattura non servirà più e deve essere rimossa per evitare di avere in elenco un documento non reale che incide sui valori statistici ma anche per evitare di trovarsi scadenze non veritiere.

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