Siamo ormai arrivati alla fine del primo trimestre dell’era della fatturazione elettronica e in questo giorni ricevo diverse chiamate che mi fanno pensare che la gestione dei bolli non sia ancora stata digerita dai contribuenti.
Prima di tutto occorre chiarire che, salvo poche eccezioni, il bollo deve essere applicato a tutte le fatture emesse il cui totale esente/non imponibile è superiore ai 77,47 Euro. Il bollo deve essere conteggiato anche se non viene fatto pagare al cliente e su questo punto nascono la maggior parte dei dubbi degli utenti. Infatti quello che viene inserito nella schermata di gestione fattura di Gea.Net , sia che venga inserito in testata che sull’ultima riga di dettaglio, è l’importo che viene addebitato al cliente. Questo importo (2 Euro) deve essere escluso dalla base imponibile in riferimento all’ Articolo 15 del DPR 633/72.
Ne consegue che il bollo vero è proprio, che per evitare incomprensioni da qui in avanti chiameremo Bollo Virtuale che è anche la definizione che viene data dalle specifiche di fattura elettronica, deve essere sempre pagato da chi emette fattura se il totale imponibile del documento a cui non viene applicata l’IVA supera il suddetto importo. Da segnalare che il bollo deve essere applicato anche alle note di credito, quindi nel caso di fattura errata a cui segue NC e successiva fattura, si devono pagare 3 bolli.
Il Bollo Virtuale viene inserito in automatico in tutti gli xml di fatturazione elettronica generati da Gea.Net Pro 5.3r (gennaio 2019) e successive, se il totale dell’esenzione è superiore all’importo minimo a meno che nella tabella delle esenzioni non sia stato segnalato che le righe a cui viene applicato quel codice non debbano essere conteggiate.
In questo modo si possono gestire tutte le eccezioni sia che siano dovute al codice IVA (es. Eslusi Art.15) sia al tipo di cliente (per cui sarà possibile creare un tipo di esenzione particolare “Esente da Bollo”). Sia il totale esente (77,47 Euro) che il valore del bollo (2 Euro) sono valori che in futuro potrebbero cambiare pertanto sono modificabili nelle impostazioni di Gea.Net.
L’xml generato che riporta il tag BolloVirtuale viene poi importato sulla piattaforma (SDI o altro provider) e da qui può ancora essere modificato. Visto che il calcolo del BolloVirtuale avviene in modo automatico e non è evidenziato esplicitamente nella schermata di gestione fattura, prima dell’invio è sempre bene verificarne il valore sulla piattaforma (o direttamente sul file xml) in modo da riscontrare immediatamente un eventuale contenuto non corretto.
Se apre il file xml con un browser o anche con blocco note si può cercare la stringa BolloVirtuale . Se presente si trova prima delle righe del documento e si dovrebbe vedere :
<DatiBollo>
<BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale>
<ImportoBollo>2.00</ImportoBollo>
</DatiBollo>