Servizio Cloud Sospeso, Bloccato o Non Funzionante

Ormai la quasi totalità del software si appoggia a servizi e Gea.Net non è diverso. Per farla molto semplice possiamo dire che Gea.Net si avvale di un paio di gruppi di servizi :

  • i servizi di configurazione di base a cui accedono tutti gli utenti di Gea.Net
  • i servizi di accesso al database che vengono utilizzati solo dagli utenti il cui database risiede in cloud

Servizi di configurazione di base (vendor)

Tra i servizi di configurazione di base troviamo i sistemi di autenticazione, di assistenza o di accesso a servizi di terze parti.
Questi servizi solitamente risiedono su http://www.geanetweb.com o sul dominio del vendor e hanno la caratteristica di non essere indispensabili anche se la loro assenza si nota soprattutto se si necessita di assistenza, di attivare/disattivare funzioni o ticket o di accedere a servizi di terzi parti come l’invio di email o flussi alla PA. Inoltre sono servizi comuni a cui accedono tutte le aziende utenti di Gea.Net pertanto, se vanno giù, i tecnici lo rilevano ed intervengono prontamente senza che sia necessaria la notifica degli utenti. 

La soluzione temporanea in caso di sospensione del servizio, prevede che si debba procedere a richiedere assistenza o codici di attivazione attraverso i canali tradizionali. Per fortuna non si sono mai verificati problemi seri sui servizi di configurazione di base e se capita che vengono disattivati anche per diverse ore è probabile che la maggior parte degli utenti neppure se ne accorga. 

La soluzione definitiva in caso di blocco risolutivo del servizio o di eccessivo prolungamento, ipotesi finora mai verificatasi, prevede che tutti gli utenti di Gea.Net Pro che si appoggiano al dominio http://www.geanetweb.com (o da quello del proprio vendor) vengano dirottati su un dominio secondario. I tecnici potrebbero decidere di configurare un nuovo dominio o di dirottare tutti gli utenti su un altro dominio gia attivo (vendor disponibile ad accettarli). Peraltro l’ipotesi di dirottare gli utenti presso altro vendor è realistica nel caso in cui un vendor decida di cessare il servizio di assistenza e cedere i propri clienti. Per qualunque scenario possa verificarsi, Gea.Net Pro è predisposto per poter switchare velocemente le richieste su un altro server, quindi i tecnici farebbero pervenire agli utenti un file DBS.CFG già configurato e questi dovrebbero solo copiarlo nella cartella \geanet\bin . Tutto molto semplice.

Discorso a parte va fatto per i servizi forniti da terzi usati da Gea.Net Pro. I fornitori di servizi esterni sono enti statali o aziende multinazionali che forniscono servizi a milioni di utenti e che gestiscono autonomamente eventuali disservizi, tuttavia non si può escludere che in futuro decidano di interrompere l’attività o spostare il servizio. Per quanto possibile Gea.Net Pro ha previsto che, se lo stesso servizio è fornito da più enti, in caso di indisponibilità si acceda in sequenza ad un secondo o un terzo fornitore, oppure se il fornitore è univoco, la chiamata al servizio sia ridefinibile nelle Impostazioni. Seppur in tanti anni non sia mai successo, quanto previsto potrebbe non essere sufficiente e, nel peggiore dei casi, rendersi necessario aggiornare la versione di Gea.Net Pro. 

Servizi di accesso al database (utente)

Molto più delicati sono i servizi di accesso al database. Innanzitutto spesso sono personali, cioè ogni azienda utente dispone del proprio che di solito viene posizionato su dominio (sito web) dell’azienda stessa. Le conseguenze più gravi dovute a disattenzione di utenti o loro consulenti ignari dello scenario in cui stavano operando le trovate riassunte nell’articolo https://fabrizioborghi2.wordpress.com/2022/08/16/come-combinare-un-guaio-avendo-il-database-in-cloud/

Ma a volte potrebbe essere il provider stesso (Aruba, Register.it o altri) a sospendere il servizio. 
Nella maggior parte dei casi questo è dovuto ad una semplice manutenzione dei server o al loro riavvio. Quindi un blackout totale per circa 15 minuti (tempo per il riavvio) o rallentamenti nell’accesso ai dati anche per un paio d’ore sono purtroppo da mettere in conto, ma se si va oltre a questi tempi conviene attivarsi con il servizio di assistenza.
In particolare il provider potrebbe decidere di sospendere temporaneamente il dominio per vari motivi ma in questo scenario si dovrebbe ricevere una comunicazione preventiva dal provider stesso. Pertanto se si riceve una comunicazione di sospensione del servizio non va derubricata subito come spam ma bisogna verificare che il mittente sia attendibile e che il disservizio si verifichi come indicato, quindi attivarsi subito con il servizio di assistenza per risolvere il problema. Il caso che si verifica più spesso è la dimenticanza di effettuare il pagamento del rinnovo annuale o altri casi simili che nella maggior parte dei casi si risolvono direttamente contattando il servizio di assistenza del provider. Se invece si tratta di un problema non banale o troppo tecnico è bene che venga creato un contatto tra i tecnici di Gea.Net e del provider.

Come esempio riportiamo un caso verificatosi in passato che ora sarebbe più complicato visto che ormai si è soliti attivare sempre il certificato SSL.
Gea.Net invia documenti o comunicazioni via email ma se il sito o un client che accede al sito viene hackerato potrebbe essere acquisito il token e quindi bucare il servizio.
Anche in questo caso l’accesso ai dati è improbabile perché alla base ci dovrebbe essere la conoscenza di come è strutturato il database ma il token può essere usato per attacchi DoS, per generare spam o altre attività che attaccano il server. Nel caso specifico il server preso di mira generava spam utilizzando la funzione di invio email (poi rimossa) per cui il servizio è stato sospeso. 

In uno scenario come quello sopra la soluzione temporanea si trova solo procedendo a più livelli. Innanzitutto si deve cambiare la password con cui gli utenti hanno accesso e riconfigurare il servizio (compito svolto dal tecnico di Gea.Net) oltre ad aggiornare l’antivirus su tutti i PC su cui è installato Gea.Net Pro e che accedono al servizio (nessun problema invece per Gea.Net Web), quindi comunicare al provider che il problema sembra risolto e si può provare a riattivare il servizio. Nella migliore delle ipotesi passano circa 4 ore ma se non è stata individuata la causa, il problema si ripresenta dopo qualche giorno. Un tentativo è bene farlo ma se non è risolutivo bisogna adottare soluzioni più drastiche.

La soluzione definitiva in caso di blocco del servizio sine die o di eccessivo prolungamento, risiede nell’attivare un nuovo dominio su server diverso, configurando da zero lo spazio ftp per poi spostarci il database. Il grosso del lavoro viene svolto dai tecnici perché configurare nuovamente i client comporta solo pochi minuti, nella speranza che non sia proprio uno di questi a creare il problema. Comunque l’intera procedura può richiedere qualche giorno e se nel frattempo non è possibile sfruttare il vecchio dominio, anche solo a singhiozzo, si può chiedere di essere ospitati temporaneamente sul dominio http://www.geanetweb.com ( o da quello del proprio vendor).

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